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Ritratto

“Cucinare per me non è semplicemente un lavoro. Quando sono in cucina, il mio desiderio più grande è riuscire a trasmettere emozioni a chi assaggia un mio piatto. È un mezzo per esprimermi, un modo per trasmettere la memoria del mio passato, una passione che passa dalle papille e arriva dritta al cuore.”

Riservato e sempre pronto a darsi da fare, anche quando questo significa fare squadra e mettersi in seconda linea, Domenico è un uomo di grandi principi, un ragazzo innamorato della sua famiglia alla quale dedica ogni momento libero.

E proprio le origini di Domenico Ruberto, classe 1986, sono molto importanti per comprendere appieno la sua filosofia di cucina: dalla costa ionica calabrese, dove è nato e cresciuto, derivano i richiami alle sue radici e alla terra assolata dove giocava da bambino tra uliveti e pescherecci. Al termine degli studi sceglie Lugano come seconda casa e fonte d’ispirazione per la sua crescita umana e lavorativa: è qui, infatti, che prosegue il suo percorso con l’ottenimento dell’Attestato Federale di Cuoco.

La carriera di Domenico inizia da commis al Grand Hotel Eden di Lugano, allora parte della catena Roberto Naldi Collection, e le sue doti culinarie, unite a una creatività innegabile, iniziano ad essere notate.

Il passaggio in grandi cucine è d’obbligo, soprattutto per scegliere i grandi maestri a cui ispirarsi e che possano lasciare un segno in Domenico, come uomo e come cuoco. Tra queste ricordiamo la cucina del Ristorante dell’Hôtel de Ville in Crissier, allora regno dell’indimenticato Benoît Violier, ma anche quella di Villa Crespi sul Lago d’Orta, con Antonino Cannavacciuolo alla guida.

Nel 2008, lo chef e l’Hotel Splendide Royal iniziano il loro percorso insieme: una volta varcata la soglia delle cucine dell’hotel, il destino aveva scritto per loro un futuro di collaborazione fianco a fianco, un rapporto umano e professionale di complicità e condivisione di obiettivi. Nel 2013, Ruberto viene promosso e inizia a guidare la brigata di cucina. L’Hotel permetterà allo chef di crescere, lo chef coinvolgerà nel suo percorso di successo l’hotel, in un rapporto simbiotico che è riuscito a prendere i migliori frutti dagli investimenti della direzione e farli sbocciare nella creatività culinaria.

Da questa, nasce il progetto de I Due Sud, il ristorante gastronomico dell’Hotel Splendide Royal pensato e sviluppato in sinergia, tra la spinta creativa di Domenico e la volontà propositiva dell’hotel. A poco più di due anni dalla sua apertura, arriva la prima stella Michelin ad incoronare il lavoro dello chef, che trasforma questo risultato in un’occasione per non fermarsi e guardare a nuove sfide.

Quella di Domenico è una formazione in divenire, una voglia di imparare che non si ferma mai, anche oggi che le più autorevoli guide gastronomiche gli hanno conferito importanti riconoscimenti: entra a far parte de Les Grandes Tables de Suisse, mentre GaultMillau lo proclama “Chef Rivelazione 2018”, e nell’anno successivo gli assegna i 16 punti nella guida.